Per me trattare il corpo è magia.
Vedere i collegamenti.
Leggere tra le righe.
Il corpo mostra un sintomo, ma la causa è altrove e il mio compito è capirlo.
Ma trattare il corpo è molto più di questo. È capire la persona nella sua interezza: corpo, emozioni, mente e spirito.
È conoscere l’interno delle sue parti, nel rispetto di una meravigliosa legge quantistica e metafisica che riusciamo a spiegare solo in parte.
È assistere a una magia in cui il corpo reagisce esattamente in base ai nostri schemi mentali, al nostro vissuto e a come ci parliamo internamente.
Una volta al primo anno di Osteopatia feci un esercizio spettacolare durante la lezione di cranio-sacrale.
La docente ci disse di percepire il movimento del cranio e successivamente di chiedere al nostro compagno di pensare a qualcosa di bello.
WOW!!!!!!!!!
Il cranio sembrava espandersi fino a farmi spalancare le braccia. Non mi sembrava vero di assistere a un esempio così istantaneo e concreto del legame mente-corpo.
E non è il solito slogan New Age.
Cos’è per me studiare osteopatia?
È frequentare una scuola che mi sta temprando anche se sono più gli scivoloni, le cadute, le lacrime versate…delle soddisfazioni.
Sono al 4° anno e mi sembra di avere iniziato ieri.
E’ immensa la complessità dell’essere umano e io mi sento troppo piccola per pensare di potervi trovare un ordine o una spiegazione.
Tuttavia non posso che riconoscerne l’immenso valore.
Osteopatia è l’Accademia del sentire, dell’indurre con l’intenzione, del conoscere leggi che prescindono da noi e da quello che facciamo (come scorre il sangue, quali movimenti può fare un’articolazione, la pressione tra una cavità e l’altra…).
Ma conoscerle e dare i giusti input al corpo può davvero creare un cambio energetico e innalzare la vitalità della persona e la sua consapevolezza.
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